Non toglieteci il Cantiere Sociale Tiburtino! firma ora
Dopo quasi quattro anni di attività e di lotte il Cantiere Sociale Tiburtino è minacciato di sgombero dal sindaco Alemanno grazie anche alle indecisioni del V Municipio che in tutti questi anni è riuscito a svincolarsi dal prendere l’impegno di normalizzare la nostra situazione. Ora decide di mettere tutto nelle mani del sindaco, scrivendo una lettera dove richiede il suo intervento. Dimostra ancora una volta di non essere in grado di trovare soluzioni condivise dai cittadini che rappresenta e di venire meno alle responsabilità politiche che l’istituzione richiede. In vista delle elezioni, come di consueto accade, i politici di tutte le fazioni sfruttano ogni occasione per racimolare qualche voto in più. Come il nostro sindaco, montano accuse infamanti contro i centri sociali e le occupazioni, inneggiando ad una sicurezza che per noi ha un solo nome: repressione. Ma la storia è sempre la stessa e già la conosciamo tutti. In questo caso attingono all’intolleranza di alcune persone per fare campagna elettorale, le stesse persone che verranno ignorate a elezioni concluse. Dimostriamo a chi teme queste forme di autogestione che siamo in molti a sentire la necessità di spazi franchi. Vogliamo luoghi di socialità e cultura, indipendenti ai vincoli istituzionali!
Chi siamo:
il nostro collettivo è composto da studenti e lavoratori residenti a Colli Aniene e ci occupiamo della gestione delle attività del Cantiere Sociale Tiburtino: promuoviamo e sosteniamo iniziative spontanee di arte e cultura, proponiamo corsi e laboratori, seguiamo vertenze di pubblico interesse e diamo ripetizioni a prezzi sociali. Negli spazi del Cantiere alloggiamo un piccolo canile con dog park ed ospitiamo un nucleo di emergenza abitativa. Ora stiamo lavorando per avviare un mercato contadino ed un gruppo di acquisto solidale nel quartiere; a breve daremo vita ad un corso di ceramica, apriremo una biblioteca/videotec a con sala da the ed un laboratorio artistico all’interno del centro sociale. Inoltre collaboriamo con diverse associazioni e centri sociali della città. Durante il nostro percorso abbiamo avuto modo di ospitare registi, attori, pittori e musicisti provenienti da tutta l’Italia.
Tutte le nostre iniziative sono realizzate senza finanziamenti e senza scopo di lucro, in quanto il collettivo lavora in maniera gratuita ed indipendente.
La storia del nostro spazio:
il Cantiere Sociale Tiburtino nasce circa quattro anni fa nella periferia romana di Colli Aniene. Lo spazio che occupiamo, un impianto sportivo mai terminato, è stato liberato dopo dieci anni di degrado. Questo posto sarebbe dovuto diventare una scuola di calcio comunale perciò è stato finanziato con soldi pubblici, ma non sono bastati. Così le istituzioni hanno deciso di abbandonare e dimenticare tutto, fino a che siamo entrati noi. E dalla nostra occupazione inizia un’interminabile serie di incontri voluti dal Municipio, senza mai rendere chiara la sua posizione nei nostri confronti. Difatti nel corso del tempo le soluzioni proposteci sono diverse ed incoerenti, anche grazie al susseguirsi di interlocutori sempre nuovi, sempre all’oscuro delle vicende, sempre ignari delle procedure attuabili. Ma nonostante la nostra disponibilità al dialogo, nessuna di queste soluzioni risulta prendere in considerazione il nostro punto di vista: il nostro ruolo nella trattativa consisterebbe unicamente nell’accettare le loro condizioni. Nel frattempo le amministrazioni escogitano una diversa maniera per evitare il problema da noi sollevato, ovvero scrivono un bando di assegnazione. Dopo un primo bando andato deserto, il V Municipio affida a due società calcistiche la responsabilità di finire i lavori e gestire l'impianto. Ma queste società si accorgono che le strutture costruite con i soldi pubblici non vanno bene e decidono di abbattere tutto per poter ricostruire le stesse cose.
Cosa chiediamo:
vogliamo continuare a gestire lo spazio di via degli Alberini, che abbiamo restituito alla popolazione di Colli Aniene e di Roma. Non abbiamo bisogno dell’ennesima scuola di calcio gestita da privati, interessati solo al proprio guadagno. Non lasciamo che i nostri soldi vengano sprecati, come nella peggiore tradizione italiana. Il Cantiere Sociale Tiburtino è di tutti: lo abbiamo pagato con le nostre tasse! Contro l’interesse di pochi noi reclamiamo un bene comune!
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Chi ha firmato questa petizione ha visto anche queste campagne:
- » abolizione dei coni
- » Per il ripristino da settembre 2020 dell’ordinaria attività educativa e istruzione scolastica
- » Free Joe Tiger King Exotic - Help sign the petition
- » Rendere parte della via alla Bozzoreda accessibile ai soli residenti
- » Aumento degli ispettori tecnici dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro
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Informazioni
Giulia PelliniDa:
Cultura e SocietàIn:
Destinatario petizione:
Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma e V Municipio
Sostenitori ufficiali della petizione:
Cantiere Sociale Tiburtino
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