DA VAJONT, A STAVA, ALL'AQUILA: NON PER INCURIA, MA PER GRAVE COLPA firma ora
Nel 2007 i Cittadini per la memoria del Vajont si erano fatti promotori di una proposta legge, presentata alla Camera dall'onorevole Gino Sperandio, per fare del 9 ottobre la “Giornata nazionale per le vittime dei disastri industriali”. La giornata doveva commemorare, oltre alle 2000 vittime del Vajont (strage per la quale nelle tre sentenze passate in giudicato sono stati riconosciuti colpevoli lo Stato italiano, l'Enel e la Montedison) anche le vittime di altre stragi avvenute in nome del business e del cosiddetto sviluppo, come i morti di Marghera, di Stava, della Tyssen Krupp.
Con la caduta del governo si interruppe purtroppo l'iter parlamentare della legge che venne accantonata.
Lo scorso ottobre è stato approvato alla Camera il nuovo testo della legge, a cura della deputata PD Simona Rossa. Ma nel titolo stesso si può riconoscere un vero e proprio ribaltamento di quello che voleva essere lo spirito fondante della legge. Si vuole infatti fare del 9 ottobre la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo”.
Vogliamo sottolineare due aspetti che ci sembrano gravissimi:
1) prima di elaborare questa nuova proposta legge, nessuno ha interpellato i sindaci dei paesi coinvolti, le associazioni, le fondazioni e nemmeno le persone che si fecero portatrici di quella legge a Roma, molti dei quali superstiti e pensionati che per arrivare fino a Montecitorio usarono i risparmi della loro pensione. Ricordiamo che alcuni Cittadini per la memoria del Vajont erano stati accolti al Quirinale dal responsabile per gli affari interni del presidente Napolitano e, in seguito dal presidente della Camera Fausto Bertinotti che li aveva ringraziati personalmente per la loro meritevole iniziativa. Queste persone e la loro voglia di commemorare i loro morti sono stati resi nuovamente muti. Nessuno li ha voluti ascoltare, come prima che la tragedia avvenisse, come per spesso decenni dopo che la tragedia avvenne.
2) l'ambiguità della titolazione di quella legge, con particolare riferimento a quella parola, incuria.
Relativamente al punto 2.
Incuria è una parola che fa rabbrividire usata per eleggere alla memoria collettiva stragi come quelle che si vogliono ricordare. Incuria è quando si parcheggia male la macchina, non si puliscono bene i boschi, si lavano in lavatrice i capi colorati insieme a quelli bianchi. La costruzione di una diga è qualcosa di macroscopicamente diverso. Anche scavare le montagne per trarre profitto incuranti dei rischi provocati è qualcosa di macroscopicamente diverso. Prendere e spendere soldi pubblici per NON mettere in sicurezza scuole, centri abitati, argini dei fiumi è qualcosa di macroscopicamente diverso. Far lavorare o vivere persone in luoghi che li condannano a morte è qualcosa di macroscopicamente diverso. Sembra persino ridicolo dover spiegare la differenza. Ma evidentemente alcuni ritengono che persino la costruzione della diga del Vajont sia opera dell'incuria umana e non purtroppo del suo genio perverso, un'eccellenza messa al servizio del male.
Non crediamo serva aggiungere altro, se non sottolineare che probabilmente dietro all'innocente voglia di fare qualcosa di bene da parte di qualcuno, purtroppo “ignorante sul tema”, vi sia anche la furbesca volontà di qualcun altro di addolcire la Storia, di togliere il peso della responsabilità dalle spalle di una classe politica e imprenditoriale che evidentemente si riconosce il “quelli di allora”. Quelli che “con incuria” vollero a tutti i costi costruire la diga e occuparsi male o non occuparsi per niente di altre tragedie che potevano essere evitate.
Meglio niente che una giornata della memoria che metta tutti d'accordo con queste premesse.
Vi invitiamo ad esprimere il vostro parere e manifestare le vostra intenzione di contrastare come è possibile questa proposta legge. Anche scrivendo email ai senatori che la dovrebbero approvare.
Il 9 ottobre ha il diritto di essere celebrato senza prevaricare la memoria dei fatti e del dolore che essi causarono.
Vi ringraziamo per l'attenzione,
Lucia Vastano, portavoce dei Cittadini per la memoria del Vajont
Il Sindaco di Longarone
Il Sindaco di Erto e Casso
Il sindaco di Castellavazzo
Il sindaco di Vajont
Il presidente della Fondazione Vajont 9 ottobre 1963
Il presidente dell'Associazione superstiti del Vajont
Firma La Petizione
Bacheca
Chi ha firmato questa petizione ha visto anche queste campagne:
- » Raccolta firme per fare giustizia a Cicciogamer89
- » Istituzione Giornata della Memoria per le vittime del comunismo
- » Siate Onorevoli. Un mese di stipendio di ogni Parlamentare ai Terremotati
- » No agli appalti separati. Dignità per gli educatori dell'Alto Isontino
- » INTERVENTO URGENTE S.S. 658 POTENZA MELFI
- » abolizione dei coni
- » Per il ripristino da settembre 2020 dell’ordinaria attività educativa e istruzione scolastica
- » Free Joe Tiger King Exotic - Help sign the petition
- » Rendere parte della via alla Bozzoreda accessibile ai soli residenti
- » Aumento degli ispettori tecnici dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro
Fai Una Donazione
Aiuta a mantenere Petizioni Online libero e gratuito.
Fai un contributo in denaro, questo permetterà alla petizione DA VAJONT, A STAVA, ALL'AQUILA: NON PER INCURIA, MA PER GRAVE COLPA di rimanere in vita ed essere diffusa.
Donazione unica
Tutte le donazioni saranno destinate al mantenimento della petizione. Basta anche solo una piccola donazione.
Supporta la causa
Firme Recenti
-
18 maggio 2012127. Aurora Pontarolo
Sottoscrivo questa petizione -
18 maggio 2012126. Carola Torrida
Sottoscrivo questa petizione -
18 maggio 2012125. Riccarda Coiladu
Sottoscrivo questa petizione -
18 maggio 2012124. Elmo Antenori
Sottoscrivo questa petizione -
18 maggio 2012123. Sante
Sottoscrivo questa petizione -
18 maggio 2012122. Placida Miranda
Sottoscrivo questa petizione -
18 maggio 2012121. Beata
Sottoscrivo questa petizione -
18 maggio 2012120. Euridice
Sottoscrivo questa petizione -
18 maggio 2012119. Antea
Sottoscrivo questa petizione -
17 maggio 2012118. Catullo
Sottoscrivo questa petizione -
17 maggio 2012117. Valter
Sottoscrivo questa petizione -
17 maggio 2012116. Casilda Zanellato
Sottoscrivo questa petizione -
17 maggio 2012115. Genesia
Sottoscrivo questa petizione -
17 maggio 2012114. Cataldo Franchini
Sottoscrivo questa petizione -
17 maggio 2012113. Altea Massarone
Sottoscrivo questa petizione -
17 maggio 2012112. Alfreda Caratti
Sottoscrivo questa petizione -
23 novembre 2011111. Silvana
Sottoscrivo questa petizione -
21 ottobre 2011110. Alfio
Sottoscrivo questa petizione -
21 ottobre 2011109. Fabiana Pezzin
Sottoscrivo questa petizione -
14 febbraio 2011108. Sergio Pagliai
Sottoscrivo questa petizione -
14 febbraio 2011107. Elisabetta Ceribelli
Sottoscrivo questa petizione -
10 febbraio 2011106. claudio gramegna
Sottoscrivo questa petizione -
12 gennaio 2011105. Manuela Mareso
Sottoscrivo questa petizione -
10 gennaio 2011104. Michele MURA
Sottoscrivo questa petizione -
05 gennaio 2011103. Bruno Strozzi
Sottoscrivo questa petizione -
29 dicembre 2010102. Alberto Nencioni
Sottoscrivo questa petizione -
29 dicembre 2010101. Francesca Rossi (non verificato)
Sottoscrivo questa petizione
Informazioni
Lucia VastanoDa:
Giustizia, diritti e ordine pubblicoIn:
Destinatario petizione:
Presidente della Repubblica, della Camera e del Senato
Sostenitori ufficiali della petizione:
Cittadini per la memoria del Vajont
Tags
diga, enel, frana, giustizia, memoria, proposta di legge, strage di stato, superstiti, vajont, vittime