COOPERATIVE SOCIALI: 400 LAVORATORI A CASA firma ora
Le cooperative sociali di inserimento lavorativo che da anni operano con il Comune di Roma per la manutenzione delle aree verdi, con lo scopo di dare occupazione alle categorie svantaggiate previste dalla Legge 381/91 e ad altri lavoratori appartenenti alle fasce deboli della società, dopo 15 anni di collaborazione proficua con il Servizio Giardini che ha permesso lo sviluppo della cooperazione sociale a Roma , vivono una situazione di estrema precarietà determinata dall’incertezza dei rinnovi contrattuali da parte del Servizio Giardini per l’anno 2010 (l’ultima proroga è al 31/12/2009). Infatti, presa visione della Memoria di Giunta approvata il 14/10/2009 nella quale vengono rappresentati i criteri per l’indizione delle gare d’appalto riguardanti la manutenzione del verde a partire dal 1/1/2010, non viene esplicitata alcuna riserva a favore delle cooperative sociali, neanche il minimo garantito dalla Delibera di Giunta del 23/04/2009 con la quale vengono riservati appalti di servizi e forniture alle cooperative sociali nella misura di almeno il 5% dell’importo complessivo degli affidamenti.
La situazione di contraddizione della Giunta Alemanno risiede nel fatto che da un lato e in linea teorica sembra tutelare le cooperative sociali con la riserva di appalti e dall’altro pone in essere atti che liquidano l’esperienza della cooperazione sociale romana con la prospettiva della disoccupazione per centinaia di persone difficilmente ricollocabili. L’esternalizzazione dei servizi alle cooperative sociali ha infatti permesso, nel corso di questi anni, di realizzare progetti di reinserimento sociale, assicurando al lavoratore svantaggiato un reddito sicuro con conseguente diminuzione della condizione di emarginazione e di esclusione sociale e un aumento della sicurezza con relativa diminuzione della criminalità.
Attualmente sono 41 le cooperative sociali affidatarie del Servizio Giardini ed effettuano il 60% delle manutenzioni delle aree verdi occupando 400 persone, di cui: 58 invalidi fisici o psichici; 93 detenuti ed ex-detenuti; 122 appartenenti ad altre fasce deboli od a rischio; l’Amministrazione Comunale destina a tali servizi un importo di € 8.000.000 e, pertanto, il costo annuo lordo di ognuno dei 400 posti di lavoro è pari ad € 20.000: vale a dire una cifra irrisoria.
I dati Istat (Fonte: Istat – Le cooperative sociali in Italia – Anno 2005) fotografano, per quanto riguarda la provincia di Roma, un universo virtuoso che vede la presenza di 452 cooperative sociali con 15.460 occupati, 431 milioni di euro di valore di produzione, 3.181 lavoratori svantaggiati occupati nelle cooperative di tipo b) di cui: 2.101 disabili, 361 detenuti ed ex detenuti, 53 alcolisti, 18 minori, 313 pazienti psichiatrici, 286 tossicodipendenti. La cooperazione sociale nel Lazio produce anche un indotto rappresentato dalle seguenti cifre: 39 milioni di euro spesi per acquisti di materie prime, 188milioni di euro spesi per acquistare servizi, 18 milioni per affitti e leasing.
L’eventuale riassorbimento dei lavoratori in aziende profit, non garantirebbe le condizioni idonee al mantenimento dell’occupazione, in quanto solo in realtà come le nostre, che hanno come Mission l’inserimento lavorativo, le persone svantaggiate possono trovare un ambiente favorevole al lavoro.
Chiediamo che sia ripristinata la riserva di appalti nella manutenzione del verde da parte del Comune di Roma in pari misura alla situazione attuale affinché le Cooperative Sociali possano mantenere una presenza significativa nella città.
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LavoroIn:
Destinatario petizione:
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LEGACOOP, A.G.C.I. e le Cooperative Sociali ed i Consorzi di Cooperazione Sociale: 29 Giugno Onlus – Agrifoglio – Alba – Artemisia – la Cacciarella – Casa Comune 2000 – Consorzio CO. IN. Sociale – Consorzio Eriches 29 - Consorzio Formula Ambiente - Consor
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alemanno, appello, cooperative sociali, lavoratori, manutenzione verde